Fleboterapia T.R.A.P.

La fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale (T.R.A.P.: Three-dimensional Regenerative Ambulatory Phlebotherapy) è un trattamento innovativo in grado di correggere in modo permanente gli inestetismi vascolari cutanei degli arti inferiori quali capillari dilatati (teleangectasie), venule, vene tronculari, vene reticolari e vene varicose, derivanti dall'insufficienza valvolare delle vene comunicanti che causano un sovraccarico idrostatico del circolo venoso superficiale. Si distingue dai classici trattamenti flebologici tradizionali che trattano il sintomo e non la causa con il rischio di recidive nella stessa zona trattata o nelle zone limitrofe (scleroterapia, safenectomia, flebectomia, legature funzionali, laserterapia, correnti ad alta frequenza, incollaggio delle vene). Attraverso infiltrazioni intravascolari con sodio salicilato la parete delle vene dilatate del circolo venoso superficiale e profondo si rafforza, le valvole ritornano a funzionare e gli inestetismi vascolari cutanei scompaiono rapidamente e definitivamente.

PROBLEMATICHE VENOSE DEGLI ARTI INFERIORI

Molti di voi si saranno trovati sorpresi nel vedere la comparsa sugli arti inferiori di anomale dilatazioni venose e capillari (teleangectasie, venule, vene tronculari, vene reticolari, vene varicose).
Sono molto comuni, colpiscono soprattutto le donne e sono più evidenti nei mesi più caldi.
Si tratta di inestetismi cutanei che spesso costringono a cambiare le proprie abitudini. Pantaloncini, gonne, costumi da spiaggia, sandali e scarpe aperte vengono gradualmente sostituiti da indumenti più coprenti e da scarpe chiuse.
Oltre agli effetti estetici poco piacevoli danno anche diversi fastidi quali crampi notturni, gonfiore, senso di pesantezza, prurito, indolenzimento, bruciore, formicolio.
Nei casi più gravi e avanzati portano a  problematiche più severe quali ulcere ed eczemi da stasi, dermo-ipodermiti e trombo-flebiti.

CAUSE

Le cause principali sono la predisposizione genetica e la famigliarità. C'è infatti una tendenza ereditaria tra parenti stretti a sviluppare dilatazioni venose a causa della meiopragia venosa ossia della debolezza congenita della parete del circolo venoso.
Tuttavia altri fattori esterni possono condizionarne l'insorgenza (anticoncezionali, terapie ormonali sostitutive post-menopausali, stile di vita sedentario, gravidanza, ortostatismi prolungati, età avanzata, ridotta attività fisica, sovrappeso).
La patologia venosa ha origine da una ipertensione emodinamica nel circolo venoso superficiale che, a sua volta, deriva da un malfunzionamento delle valvole unidirezionali contenute nelle vene perforanti ossia in quei piccolissimi vasi che mettono in comunicazione il circolo venoso superficiale con quello profondo. Se le vene perforanti si dilatano a quel punto le valvole diventano incontinenti, si ha un'inversione del flusso di sangue che, accumulandosi nel circolo superficiale, provoca la dilatazione delle vene, venule e capillari.
 
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T.R.A.P.

La soluzione terapeutica più moderna, ancora poco conosciuta, in grado di trattare in modo efficace e prolungato le dilatazioni venose si chiama T.R.A.P. (Three-dimensional Regenerative Ambulatory Phlebotherapy).
L'obiettivo della fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale è di rafforzare la parete delle vene dilatate del circolo venoso superficiale e perforante riportandole in modo permanente al loro calibro originale, a quel punto le valvole ritornano a funzionare e bloccano il reflusso di sangue. Le vene trattate non si induriscono ma si mantengono morbide ed elastiche.

MODALITA' DI TRATTAMENTO

Il trattamento è poco invasivo e consiste nell'iniettare attraverso aghi sottilissimi una soluzione sclerosante di salicilato di sodio in veicolo idroglicerico a concentrazione non obliterativa (3%) direttamente in tutti i vasi venosi superficiali, sia quelli visibili ad occhio nudo sia quelli ricercati con i nuovi sistemi di visualizzazione (transilluminazione, luce vicina ai raggi infrarossi), delle tre regioni dell'arto inferiore (regione posteriore, mediale e laterale).
Viene praticato ambulatorialmente, non richiede anestesia, non è doloroso.
Si differenzia profondamente dalle altre terapie flebologiche: la TRAP tratta la causa della patologia mantenendo intatto il patrimonio anatomo-funzionale venoso, gli altri trattamenti tradizionali invece trattano solo il sintomo e non la causa (safenectomia, flebectomia, legatura funzionale, scleroterapia, laserterapia, correnti ad alta frequenza, incollaggio delle vene).
Chiudere, distruggere o asportare i vasi dilatati comportano lo stravolgimento anatomo-funzionale di tutto il circolo venoso superficiale e un imponente sovraccarico delle vene residue, quindi il problema rimane. Non è infrequente infatti la ricomparsa di vasi dilatati nella stessa zona trattata o nelle zone limitrofe.
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PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO

In genere sono necessarie circa 3 sedute per ogni arto a cadenza settimanale.

Le Sedute

1 seduta alla settimana per massimo 3 sedute per ogni arto

Quando va effettuato

Il trattamento va effettuato nei mesi freddi (da metà ottobre a fine aprile).

Si può usare la tecnica anche per trattare le vene delle mani e degli avambracci. In questo caso il trattamento va eseguito in primavera per impedire che le vene si dilatino in modo eccessivo con il calore dell'estate

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