PRP-HT NEL TRATTAMENTO DELLA CALVIZIA E DELLA PERDITA DEI CAPELLI
COME SI OTTIENE
Il PRP viene ricavato dal sangue intero prelevato dal paziente stesso, dopo un processo di doppia centrifugazione che separa i globuli bianchi e i globuli rossi dal plasma, la parte liquida dove si trovano le piastrine. Tutti i passaggi, dal prelievo, alla preparazione fino alla fase di somministrazione, vengono effettuati nel totale rispetto delle regole di massima sterilità, utilizzando materiali monouso, il sangue del paziente non entra mai in contatto con l'ambiente esterno e quindi non può essere contaminato.

COME SI ESEGUE IL TRATTAMENTO
Il PRP viene iniettato dal Medico direttamente nel cuoio capelluto con aghi molto sottili in diversi punti a 2-3 cm di distanza nelle zone di diradamento dei capelli e comunque dove i bulbi capilliferi sono ancora presenti ma silenti o sofferenti e rinforza la loro attività. Bisogna ricordare che il PRP non fa ricrescere i capelli nelle zone dove i bulbi non esistono più e i capelli sono irrimediabilmente caduti.
L’intero processo (prelievo, preparazione e somministrazione), dura all’incirca 45-60 minuti.
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PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO
Le Sedute
Si effettua in genere 1 seduta al mese per 3 mesi. Nei diradamenti più seri si consiglia di ripetere il trattamento dopo 2-3 mesi. In genere, poi, si esegue una seduta di "richiamo" 1 volta all'anno
La risposta terapeutica
I risultati non sono immediati. La ricrescita dei capelli comincia a comparire circa 2-3 mesi dalla prima seduta e raggiunge il culmine dopo 6 mesi.
In alcuni casi è necessario associare al PRP altri trattamenti (es. OSSIGENO-OZONOTERAPIA che consente di ossigenare i bulbi capilliferi e migliorare il microcircolo del cuoio capelluto) e integratori (es. zinco, selenio, cromo, rame, biotina, ferro, vit E).
Da Sapere
Controindicazioni
- deficit piastrinico (< 150.000/ml)
- aumento dei gl bianchi (> 11.000/ml)
- anemia (Hb < 11 gr/dl)
- ematocrito < 33%
- infezioni sistemiche
- malattie della coagulazione
- malattie delle piastrine
- patologie cardiovascolari
- tumori
- malattie autoimmuni
- utilizzo di farmaci (cortisonici, antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, immunosoppressori, anticoagulanti)
- ulcere cutanee croniche
- donne in gravidanza o che allattano
EFFETTI COLLATERALI
COSA FARE DOPO IL TRATTAMENTO
dopo il trattamento è possibile tornare immediatamente a svolgere le abituali attività socio-lavorative quotidiane con alcuni accorgimenti da osservare nei primi giorni:
- non lavare i capelli per almeno 24 ore
- evitare l'esposizione al sole, bagni al mare o piscina
- non usare prodotti di styling per capelli
- evitare di fumare e di assumere alcolici
- non assumere farmaci antinfiammatori nè cortisonici