Con la fine dell'estate è importante ritagliarsi del tempo per trattare le anomale e antiestetiche dilatazioni venose e capillari degli arti inferiori (teleangectasie, venule, vene varicose) che sono legate al malfunzionamento delle valvole unidirezionali contenute nelle vene perforanti che mettono in comunicazione il circolo venoso superficiale con quello profondo.
La dilatazione delle vene perforanti causa l'incontinenza delle valvole, il flusso di sangue si inverte e accumulandosi nel circolo superficiale provoca la dilatazione delle vene, venule e capillari responsabili, oltre di problemi estetici, anche di diversi fastidi invalidanti (crampi notturni, gonfiore, senso di pesantezza, prurito, indolenzimento, bruciore, formicolio). La soluzione terapeutica più moderna si chiama T.R.A.P. (fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale) che ha l'obiettivo di rafforzare la parete delle vene del circolo venoso superficiale e perforante che risultano dilatate riportandole cosi al loro calibro originale, in questo modo le valvole ritornano a funzionare e bloccano il reflusso di sangue nel circolo superficiale. Si differenzia profondamente dalle altre terapie flebologiche: la T.R.A.P. tratta la causa della patologia mantenendo intatto il patriminio anatomo-funzionale venoso, gli altri trattamenti tradizionali invece trattano solo il sintomo (safenectomia, scleroterapia, laserterapia) con il rischio di recidive o di comparsa di vasi dilatati nelle zone limitrofe. Il trattamento va effettuato nel mesi freddi (da metà ottobre a fine aprile).
